Giambattista Bodoni e gli esordi
della Tipografia nella Propaganda Fide

Videoconferenza della dr.ssa Laura Lalli
(Biblioteca Apostolica Vaticana)
Lunedì 28 febbraio 2022 ore 16,30

Continuano gli incontri culturali promossi dal Comitato di Parma della Società Dante Alighieri, presieduto dal dott. Angelo Peticca, i “Lunedì della Dante”, con le iniziative già programmate per il primo semestre dell’anno in corso.

Iniziative che hanno visto e vedranno trattare le più diverse ed interessanti tematiche, dai monumenti a Dante agli abissi insondabili della psiche umana, dal viaggio come scoperta e piacere individuale sino al prossimo incontro con Giambattista Bodoni (1740-1813), lo straordinario innovatore dell’arte tipografica, previsto per lunedì 28 febbraio alle h. 16,30, in videoconferenza sulla piattaforma ZOOM, riservata ai soci ed ai simpatizzanti, con relatrice la dott.ssa Laura Lalli della Biblioteca Apostolica Vaticana – Sezione Libri Antichi, esperta catalogatrice di antiche edizioni a stampa e da sempre interessata al loro studio.

La conferenza avrà come tema la storia, e la fortuna, delle edizioni stampate da Giambattista Bodoni, a cavallo tra Sette e Ottocento, testimoniata anche dagli esemplari custoditi in Biblioteca Apostolica Vaticana. A partire dai rudimenti dell’arte tipografica, acquisiti in ambito romano presso la tipografia della Congregazione di Propaganda Fide, Bodoni raggiunse la piena maturità tecnica a Parma nella Regia Tipografia che diresse dall’anno 1768 fino alla sua morte avvenuta nell’anno 1813. Egli intese portare l’arte tipografica italiana al massimo livello di perfezione grazie anche al costante confronto con i modelli del francese Pierre Simon Fournier, il giovane e dell’inglese John Baskerville. Numerose pregevoli edizioni, tra cui il famoso Manuale Tipografico, rappresentano rari testimoni della sua arte, ancora oggi, oggetto di collezionismo in tutto il mondo.

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articolo dalla Gazzetta di Parma del 27 febbraio 2022

Articolo dalla Gazzetta di Parma del 27 febbraio 2022

Recensione di Serenella Gerace

Tra le recenti iniziative organizzate del Comitato Provinciale di Parma della “Società Dante Alighieri” risalta l’interessante Conferenza dal titolo Giambattista Bodoni e gli esordi della Tipografia nella Propaganda Fide, svoltasi il 28 febbraio scorso in modalità telematica. L’organizzazione dell’evento, curata dal Presidente del Comitato dott. Angelo Peticca con i collaboratori parmensi e con i collaboratori romani, il Sovrintendente ai Conti della Sede Centrale della “Società Dante Alighieri” dott. Salvatore Italia e il dott. Giacomo Fidei già Dirigente del Ministero dell’Istruzione, è risultata eccellente sia nel collegamento tecnico su specifica piattaforma sia nella scelta di affidare la relazione ad una persona di grande esperienza in ambito archivistico e bibliotecario, la dr.ssa Laura Lalli della Biblioteca Apostolica Vaticana, Sezione Libri Antichi. Tante le persone collegate all’evento, esperti studiosi ma anche semplici ascoltatori interessati ad acquisire particolari informazioni culturali.

La dr.ssa Laura Lalli ha tracciato un dettagliato e chiaro excursus sulla figura di Giambattista Bodoni, anche proiettando una ricca sequenza di slides. Indubbiamente, non è stato facile scandire e sintetizzare la vita intensa del Bodoni negli aspetti più significativi della sua vita e della sua attività professionale e negli incontri con tanti personaggi illustri.

Vissuto tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, Giambattista Bodoni è stato figlio d’arte, apprese dal padre e dal nonno i primi rudimenti dell’arte tipografica. Da Saluzzo si trasferì prima a Torino e poi a Roma dove ha avuto modo di conoscere la famosa Tipografia “poliglotta” della Congregazione di Propaganda Fide, luogo che si rivelò determinante per l’avvio entusiastico della sua professione di tipografo attraverso un impegnativo apprendistato/tirocinio che ha contribuito ad arricchire la sua sensibilità e la sua abilità in termini estetici. Si trasferì poi a Parma ampliando e perfezionando l’arte tipografica con il raggiungimento di livelli talmente elevati da renderlo apprezzato e osannato non solo in Italia ma anche in molti altri Paesi, in particolare nella Francia napoleonica. Ancora oggi rimane indiscusso maestro dell’arte tipografica, espressa nelle edizioni di grandi scrittori del passato e trasposta in epoca attuale in specifici caratteri informatici, con alti riconoscimenti italiani ed esteri ottenuti nella sua epoca e con tanti collezionisti che conservano molte delle sue inconfondibili edizioni.

Sono vari gli aspetti della sua personalità e della sua professionalità emersi dalla relazione della dr.ssa Lalli. Per esempio, la sua particolare idea di “tipografo”, “artigiano”, “tecnico”, “artista” che attraverso l’uso sapiente di punzoni, di caratteri di piombo, poteva consentire la “trasmissione del pensiero dell’uomo e della civiltà”, “nel segno della bellezza”, come uno scultore fa “con la materia plastica”. In tale direzione, Bodoni si rivelò abile disegnatore, punzonatore, fonditore, con uno “studio ossessivo delle forme”, con un’estrema ricercatezza dei caratteri, con un’attenta mescolatura degli inchiostri provenienti da Venezia e con un particolare utilizzo della migliore carta proveniente da Fabriano, con personalissime tecniche di legatura. Si specializzò anche nella composizione di testi in lingue esotiche, apprendendo le stesse lingue esotiche. Le sue edizioni, molto importanti e richiestissime, erano caratterizzate dall’eleganza dei caratteri e dalla nitidezza della carta, realizzate non solo su pergamena ma anche su altri tipi di carta, soprattutto quella velina. Il confronto continuo con altri famosi tipografi e la frequentazione di ricchi ambienti culturali lo stimolarono senz’altro nell’instancabile ricerca della “sua” perfezione tipografica che oscurò tutte le altre modalità e tipologie di stampa.

Nel corso della videoconferenza sono stati distinti due periodi fondamentali dell’attività del Bodoni: il primo caratterizzato da elementi decorativi di stile neoclassico e con incisioni, il secondo specificato dalla semplicità e dall’armonia delle varie lettere senza illustrazioni. Inoltre, sono stati definiti i quattro principi fondamentali indicati dallo stesso Bodoni in relazione alla “bellezza” tipografica:

  • l’uniformità dei caratteri utilizzati;
  • l’eleganza unita alla nitidezza, con il giusto taglio e l’attenta rifinitura dei punzoni;
  • il buon gusto espresso con semplicità;
  • l’incanto, una qualità difficile da definire ma che sottintende calma nella scrittura delle varie lettere come in un atto d’amore.

Questi quattro principi sono riportati nel famosissimo Manuale Tipografico pubblicato postumo dalla vedova.

Tante altre e molto interessanti sono state le informazioni su Giambattista Bodoni che la Dott.ssa Lalli ha esplicitato con garbo e chiarezza consentendo di conoscere la vita e la professionalità di questo straordinario personaggio.

Al termine della videoconferenza, il dott. Peticca si è complimentato con la dr.ssa Lalli per l’ampia esposizione, peraltro riprendendo il significativo appellativo attribuito a Bodoni ovvero quello di “Canova della Tipografia”. Sono stati espressi complimenti e ringraziamenti anche dal Sovrintendente della Sede Centrale della “Società Dante Alighieri” dott. Salvatore Italia e dal dott. Giacomo Fidei che ha sottolineato l’importanza dell’evento sul piano culturale e relazionale consentendo di conoscere ampiamente un vero “genio della comunicazione”. Tra gli interventi finali si sottolinea una domanda riguardo la collaborazione di Bodoni con i pittori. In merito, la dr.ssa Lalli ha fatto presente che tale collaborazione, evidenziatasi soprattutto nel primo periodo dell’attività di Bodoni, si è sviluppata con il pittore Francesco Rosaspina. Lo considera un aspetto poco trattato che merita sicuramente di essere approfondito.

La videoconferenza con la dr.ssa Laura Lalli si è rivelata davvero un bel pomeriggio culturale!

Per rimanere in tema, si è scelto di scrivere questa recensione con carattere “Bodoni MT”, uno dei caratteri bodoniani presenti sui computer.

Serafina Gerace*

 

*(Serafina Gerace, detta Serenella, è docente in servizio presso il Ministero dell’Istruzione nell’ambito degli ordinamenti scolastici. Di formazione classica, ha effettuato studi di Pianoforte Principale e di Arpa in Conservatorio. Continua a suonare a livello amatoriale, anche altri strumenti, improvvisa e compone brani. Svolge ricerche e studi in ambito didattico, musicologico e etnomusicologico, dei linguaggi artistico-performativi e del paesaggio sonoro in merito al quale ha relazionato in apertura di specifiche lezioni-concerto al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali. Scrive documenti, poesie e recensioni. È collaboratrice scientifica dell’I.Bi.Mus., Istituto di Bibliografia Musicale).

ultimo aggiornamento della pagina: 10 marzo 2022