Incontro conviviale
di primavera
presso il ristorante “Ronzoni”

Intrattiene i commensali
l’enogastronomo Andrea Grignaffini

Il soleggiato mercoledì 23 maggio, cinquanta soci e amici della Dante si sono ritrovati nell’accogliente salone del Ristorante Ronzoni per festeggiare la chiusura delle attività culturali della sessione primaverile 2018. Il piacere di stare insieme, di assaporare i gustosi piatti della tradizione parmigiana, di chiacchierare allegramente e ricordare le tante esperienze condivise hanno reso l’ambiente vivace, vivacissimo fino a che non si è alzato in piedi l’ospite, Andrea Grignaffini. L’esperto enogastronomo ha parlato diffusamente della degustazione del cibo iniziando dagli strumenti con cui si porta alla bocca: dall’aggressività della forchetta alla dolcezza del cucchiaio. Il cucchiaio – ha sostenuto – accarezza il palato e dovrebbe essere usato molto più frequentemente di quanto non si faccia ora; come in antico, come nel Medioevo, anche per mangiare la pastasciutta. Si è quindi soffermato sulle cucine, oggi di tendenza, vegana e in particolar modo vegetariana, e ha fatto notare come quella parmigiana tradizionale può soddisfare molte di queste richieste. I tortelli di zucca e di erbetta e di castagne, la pasta e il riso alle verdure, gli gnocchi, la polenta consa o con i funghi, i pomodori crudi e ripieni, i minestroni, le torte d’erbi e di patate e tanto altro ancora rendono la nostra tavola sempre appetitosa. E che dire del parmigiano-reggiano? Certo, Parma offre anche una varietà di squisiti salumi che sicuramente possono tentare anche i più agguerriti oppositori. Nel frattempo i piatti si sono riempiti delle dolci prelibatezze del cuoco e in questo appagamento multisensoriale si è concluso il pranzo.

Lori Carpi

 
Andrea Grignaffini ha iniziato a collaborare con Veronelli nel 1990 con la guida Buone cose d’Italia. Insegna Metodologia di degustazione critica presso vari atenei (Parma, San Raffaele, Iulm). È membro della direzione della Guida Ristoranti de L’Espresso e del comitato scientifico di ALMA. Con La dispensa di Don Camillo L’oste Guareschi e la cucina della Bassa. (Guido Tommasi Editore, 2008) si aggiudica il secondo posto al Premio Bancarella Cucina, vince il Premio Luigi Veronelli come miglior giornalista, è finalista all’Oscar del vino 2010. È condirettore di «Spirito diVino». Nel 2012 ha ideato il premio Best Italian Wine Awards con Luca Gardini. Nello stesso anno vince il Prix du Sommelier dell’Académie Internationale de la Gastronomie. Ha scritto vari libri di gastronomia  ed è  inoltre autore, insieme a Pierluigi Gorgoni, di Il vignaiolo universale (Marsilio 2017) Membro della direzione esecutiva della Guida Ristoranti dell’Espresso, consulente enogastronomico e componente del comitato tecnico scientifico dei corsi sul vino di ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, collabora anche continuativamente alla pagina enogastronomica della Gazzetta di Parma.
Ha partecipato infine a numerosi programmi televisivi in qualità di giurato o di opinionista, come La Prova del Cuoco, Matrix e MasterChef.

ultimo aggiornamento della pagina: 14 luglio 2018