Il destino mi ha fatto incontrare
Maria Callas

Relatori: Mezzadri, Mingardi, Chini, Bandini

Quattro ospiti speciali lunedì 5 novembre, alla Dante, per raccontare l’incredibile storia di un giovane contadino di Villanova d’Arda che mai avrebbe immaginato una vita diversa da quella dei genitori e dei nonni: lavorare nei campi.

La sorte invece gli riserva un’esistenza avventurosa e, in qualche modo, “artistica” perché diventa l’autista di Maria Callas.

Ferruccio Mezzadri è un uomo intelligente, affidabile e modesto, e queste qualità si leggono da sempre nel suo viso sereno e nello sguardo profondo.

Corrado Mingardi prende la parola e, come solo lui sa fare, ci introduce nel mondo della divina Callas arricchendone la biografia con una aneddotica vivace ed interessante.

Lo scrittore Luigi Chini ed il giornalista Egidio Bandini si alternano alla lettura dei brani più significativi o curiosi del libro “Il destino mi ha fatto incontrare Maria Callas. Ferruccio Mezzadri racconta”, da cui emerge la figura umana della donna che contrasta con quella pungente ed egocentrica della diva.

Mezzadri ha trascorso ventidue anni vicino alla soprano e ne ha condiviso successi e applausi, errori e delusioni. La sua è stata una presenza costante ma discreta, che la Callas ha saputo ricompensare con affetto e amicizia sinceri. Ben tre volte, ad esempio, si fece accompagnare alla cascina della famiglia Mezzadri.

“Rientrati al podere Scarpa, trovammo ad attenderci anche il fratello della mamma che era stato militare per quattro anni in Grecia. Cominciò a parlare con Maria delle sue esperienze in quel Paese e delle malefatte dei Greci. Lei sembrava molto divertita. Cenò con noi e non volle che mio padre andasse a procurarsi salume e altre cose. Era già sufficiente quello che c’era e poi a Maria il bollito piaceva molto. Verso le undici di sera partimmo per Milano, Maria era felice e, mentre tornavamo in macchina, commentò: -Ho passato una bella giornata in campagna!- Al mattino sbrigò le sue faccende e poi ci mettemmo in viaggio per Parigi.” Da questo brano si evince il piacere della normalità in forte contrasto con il turbinio dei debutti all’Opéra.

Ho chiesto a Mezzadri come si era sentito alla fine di una vita così intensa, ricca di incontri eccezionali, di viaggi, di esperienze straordinarie al fianco di Maria Callas e la sua risposta laconica, con un velo di nostalgia nello sguardo: “Molto male.”

Lori Carpi

ultimo aggiornamento della pagina: 13 novembre 2018